martedì 2 dicembre 2014

UOMO = BURATTINO



Prima di trasformarsi in baciole, costoline,
salsicce, prosciutti, salami, ecco come vivono queste creature....
Un inferno di sofferenza dal primo all'ultimo giorno della loro miserabile vita......
Ma tanto che importa.....sono solo maiali.......a chi se ne frega se soffrono.....
E' natto per questono?
Dio lo ha messo su questa terre appostitamente perchè vivvesse questa vita di tormenti...giusto?
Perchè dio gli animali li ha creati per nostro uso e consumo... quindi possiamo farne ciò che ci pare....
Giusto anche questo no?
Ma non vi rendete conto che tutto stona in questi assurdi concetti?
Ci hanno soggiogato al punto tale da non essere più in grado di discernere con il nostro cervello??
Allora se è così l' essere umano non si è affatto evoluto.......è solo un BURATTINO!

venerdì 21 novembre 2014

PENSA......


Tu che ami la vita, il bene, la libertà, la giustizia, tu che speri in un mondo migliore senza più violenza, senza più dolore, come puoi nutrirti di animali e non inorridire nell’affondare i tuoi denti in quelle carni pregne di dolore? Come puoi considerare legittimo mangiare la gamba, il fegato o il cervello di una creatura simile a te che non chiede nulla se non di avere il suo umile pasto e la sua libertà?
Come puoi accettare di buon grado l’idea che una creatura mite e possente come un cavallo, un bue, un vitello venga crudelmente allevato al solo scopo di essere ucciso, per te? Non pensi quale meraviglia sia il corpo di un essere vivente, a quale stupefacente meccanismo racchiude? Pensa alla capacità del suo cervello di elaborare pensieri, ai suoi occhi di percepire le cose, ai suoi orecchi di udire i suoni, al suo cuore di pulsare, ai suoi polmoni di assorbire l’aria, ai suoi reni di filtrare il sangue. Pensa a questo capolavoro dell’universo che sarà annientato per sempre, a causa tua.
Considera la tua vita e paragonala a quella degli animali allevati. La tua lunga vita è piena di tante cose, ma nella sua brevissima esistenza un animale d’allevamento non conosce che privazione e sofferenza. Mentre tu sei in una casa confortevole, pulita e riscaldata, al coperto dal freddo, dal gelo, dal vento, dalla pioggia; mentre tu dormi in un letto morbido e caldo; mentre ti svaghi, ti diverti, giochi, leggi, l’animale è li, al buio, incatenato senza potersi muovere e senza il conforto di potersi avvicinare al suo simile. L’animale non fa nulla, perché non può fare nulla, solo aspetta, nel buio della notte, mite, paziente, tra i suoi stessi escrementi, e non ha nulla se non la sua stessa vita. In una solitudine abissale, soffre in silenzio, in un dolore che non sa spiegarsi e contro il quale è senza scampo. E senza la possibilità di essere salvato si avvia impotente verso la morte.
Eppure sai quale angoscia genera la perdita di una persona cara, la disperazione che nasce dall’impotenza contro un male che non possiamo combattere. Tu forse sai cosa sia un terribile mal di denti o una lancinante colica renale. Immagina te stesso in questa circostanza, solo e senza la possibilità di ricorrere agli antidolorifici del medico. Immagina di doverti estrarre un molare senza l’ausilio degli anestetici allora capirai la condizione degli animali.
Come puoi essere indifferente al dolore dell’altro tu che per ogni piccola ferita ricorri alle cure del medico? Tu che ti rivolgi alle autorità per ogni piccola ingiustizia che subisci, come puoi considerare giusto e lecito infliggere l’ingiustizia suprema della privazione della libertà, della tortura e della morte ad una creatura innocente per soddisfare i tuoi piaceri? Accetteresti ugualmente di buon grado l’ipotesi che noi e i nostri figli fossimo allevati da extraterrestri, contro cui risulterebbe impossibile ogni reazione, per diventare loro pasto?
Tu che non hai pietà delle tue vittime ma speri che Dio ascolti le tue preghiere e possa preservarti dalla sofferenza e dalla morte, in che modo rispondi alle grida degli animali nelle mani dei carnefici ai quali tu li consegni?
Ma gli animali non soffrono solo negli allevamenti intensivi e nei mattatoi, veri e propri campi di concentramento e di sterminio. Hai mai pensato a quale spaventoso inferno sono condannati centinaia di milioni di animali all’anno nei laboratori di sperimentazione? Pensa a quei gattini a cui sono stati cucite le palpebre alla nascita per sperimentare capacità alternative alla vista. Pensa a quell’ uccello con il fianco spappolato da una fucilata: è come se l’esplosione di bomba avesse spezzato a te le gambe e non avessi nessuno a cui chiedere aiuto. Pensa all’agonia dei pesci nelle reti. Pensa agli animali da pelliccia allevati e spellati spesso ancora vivi. Pensa agli animali nei circhi equestri costretti, con la frusta, la fame e le scariche elettriche, a ripetere per anni innaturali esercizi. Pensa a tutto questo e se non ti dissoci da queste barbarie dovresti vergognarti di essere un uomo.
Ma non hai un cuore? Non hai una coscienza? In che ti differenzi dalla pietra inanimata tu che non consideri il dolore e la vita dell’altro ma che hai la presunzione di essere fatto ad immagine di Dio? Gli animali a cui spegni per sempre la vita, tu che mangi la carne durante la tua esistenza, riempirebbero un campo da tennis. E non ti vergogni di un simile misfatto, di tale crimine contro la vita e contro la fratellanza universale?
Nella speranza di un cuore umano più giusto e sensibile sta il segreto del bene e della pace nel mondo. Come potrebbe l’uomo nuocere al suo simile se avesse la sensibilità di condividere il dolore degli altri ? Se fosse educato alla dolcezza verso ogni essere vivente?
                                                                                                        (Franco Libero Manco)

martedì 18 novembre 2014

RAVIOLI RIPIENI DI ZUCCA



Ingredienti:

Per la pasta:
300 gr di semola di grano duro
sale marino integrale
un pizzico di curcuma
olio extravergine
acqua q.b.

Per il ripieno:
300 gr di polpa di zucca
60 gr di mandorle (tritate finemente)
2 C di lievito alimentare in scaglie
sale pepe q.b

crema di aceto balsamico


Procedimenti:

Preparate la sfoglia mettendo nella ciotola la farina, un cucchiaio d'olio, un pizzico di curcuma e acqua bollente salata (con sale marino integrale) sufficiente ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Per il ripieno cuocete la zucca a vapore, poi frullatela con un frullatore ad immersione e aggiungete le mandorle, il lievito alimentare e un pizzico di sale, mescolando per bene. Stendete la sfoglia con la macchina per pasta e ricavatene dei ravioli. Cuocerli in abbondante acqua bollente salata e girarli in padella con un po di olio o margarina e grana D.O.V. Servirli nel piatto con una spruzzata abbondante di crema di aceto balsamico.
Buon appetito!!!

martedì 11 novembre 2014

TORTA GODURIOSA


Ingredienti:
Per la base:
250 gr di farina di farro
50  gr di fecola
1 bustina di lievito per dolci
2 C di cacao
200 gr di margarina senza grassi idrogenati
150 gr zucchero di canna
350 ml latte (se vedete che l'impasto è troppo duro aggiungete tranquilamente altro latte)

per la crema:

1 busta di preparato per budino al cioccolato
100 gr di margarina senza grassi idrogenati

Procedimento:

Mettere tutti gli ingredienti solidi in una ciotola, in un' altra ciotola unire l'ingredienti liquidi,  poi con le fruste elettriche unire tutti gli ingredienti e mescolarli bene finchè sono uniti. Foderare con la carta da forno una tortiera rotonda da 22 cm ed versarci 6 C di impasto per un disco,  farne 3. Cuocere per 10-15 minuti in forno statico a 180°. Per la crema inizialmente fare il budino e farlo raffreddarlo in frigo, nel frattempo montare la margarina, in seguito aggiungere il budino un po alla volta fino a formare una mousse. Ora assemblare la torta, sul primo disco metterci un po di mousse poi un altro disco e nuovamente la mousse fin quando tutti i dischi sono finiti, e spalmare la restante crema sulla torta.
Buon appetito!!!

sabato 8 novembre 2014

POLPETTONE DI LENTICCHIE E NOCI


Ingredienti:

2 barattoli di lenticchie
1 cipolla rossa
60 gr di noci
5 pomodori secchi
6 C di olio evo
100 gr di pane grattato
1 c di prezzemolo in polvere
1 c di semi di finocchio
1 c di semi di cumino bio
sale q.b

Procedimento:
Tritate le noci fino a polverizzarle. Tagliuzzate i pomodori secchi e la cipolla e frullate insieme alle noci, i semi di cumino,finocchio e il prezzemolo, fino a farne una pasta molto densa e molto profumata. Scolate le lenticchie e risciacquatele e versatele in una ciotola capiente. Frullatele con un frullatore ad immersione fino a farne una purea. Ora aggiungete il pangrattato, il sale e 2 cucchiai di olio evo e mescolate. Unite ora la pasta saporita che avete tritato all' inizio. Impastate bene a mano per amalgamare tutto (se fate fatica potete utilizzare ancora il frullatore ad immersione). Con le mani ora, poco per volta, fatene un rotolone finchè è ben compatto (se si spezza aggiungete qualche goccia di acqua o pan grattato). Ora ungetelo bene con i restanti 4 cucchiai di olio e mettetelo in una teglia poi in forno per circa 15 minuti a 180°, finchè formerà una leggera crosticina. servite caldo ed accompagnato da un contorno di patate novelle al forno.
Buon appetito!!!

venerdì 7 novembre 2014

L'ALBA DI UNA NUOVA UMANITA'.....


Sappiamo benissimo che forse solo i figli dei nostri figli vedranno l’alba di un’umanità senza più la sofferenza planetaria ed i fiumi di sangue versato dei nostri fratelli animali. Ma siamo certi che questo accadrà, perché è nell’ordine naturale delle cose.
Noi siamo gli “anticorpi” dell’Organismo Terra, per questo stiamo ponendo a dimora il seme della chiusura definitiva dei mattatoi. Il percorso sarà lungo ed insidioso ma alla fine l’amore, la civiltà e la giustizia vinceranno, inevitabilmente: perché il futuro appartiene a chi difende la Vita.
Io sono sicura che non passeranno molte generazioni e nei luoghi dove ora sorgono i mattatoi vi sarà una stele commemorativa, a perenne ricordo del lato più oscuro della storia e della coscienza umana, su cui, probabilmente, sarà scritto:
In questo luogo, ad imperitura vergogna dell’intero genere umano, milioni di animali muti, indifesi ed innocenti vennero sistematicamente massacrati per essere divorati dagli umani. In questo luogo di spavento e di dolore sono stati versati fiumi di sangue, non per odio, non per vendetta ma per il semplice piacere della gola. In questo luogo hanno sofferto il terrore della morte e l’agonia non mostri sanguinari, feroci predatori ma miti e servizievoli nostri compagni di viaggio. In questo luogo fu negata la fratellanza biologica universale, fu disprezzata la vita e la sofferenza, fu calpestata la pietà, fu ucciso il rimorso, derisa la compassione, schernito l’amore, in questo luogo di orrore e di barbarie, in questo campo di perenne sterminio, in questa fucina di crudeltà e di insensibilità, in questo luogo trionfò a lungo non la civiltà ma l’arroganza più vile e regressiva, non l’amore ma l’egoismo più impietoso e distruttivo, non la giustizia ma l’ignoranza e la morte.”

giovedì 6 novembre 2014

POLENTA AROMATICA CON SALSA AI FUNGHI


Ingredienti:

Per la polenta:
300 gr di farina di mais  (polenta)
1 litro di acqua
rosmarino, timo una manciata

Per la salsa:
250 di funghi champignon
1/2 litro di brodo vegetale
1/2 cipolla rossa
1 C abbondante di farina di farro
1/2 C di farina di carrube
1 C di olio evo
sale q.b.

Procedimento:

Seguire la procedura per la polenta in piu aggiungere rosmarino e timo. Intanto pulire i funghi lavarli e tagliarli come si vuole, tanto andranno frullati alla fine. Tagliare la cipolla a cubetti e farne un soffritto con i funghi, e cuocerli a fuoco basso per 10- 15 minuti. Nel frattempo, al brodo freddo aggiungere le farine e mescolare. Poi versare tutto nella padella con i funghi e continuare a mescolare a fiamma bassa finchè comincerà a diventare tutto e piuttosto spesso circa 15 minuti. Ora frullare il tutto e versarlo caldo sulla polenta
Buon appetito!!!


martedì 4 novembre 2014

POLPETTE D CECI E BROCCOLI


Ingredienti:

1 lattina di ceci
100 gr di broccoli
4 C di farina farro
2 C di farina di mais
1 manciata di semi di girasole
sale alle erbe aromatiche
pangrattato q.b.
olio evo

Procedimento:
Cuocere a vapore i broccoli dopodiche frullarli insieme ai ceci con un frullatore ad immersione. Poi amalgamare al composto frullato le due farine, pangrattato ed i semi di girasole, l'olio ed il sale. Farne poi delle polpettine e cuocerle in forno a 180° 10-20 min.
Buon appetito!!!

sabato 1 novembre 2014

SEITAN AL VINO ROSSO


Ingredienti:
Per il seitan
100 gr di glutine
100 gr di anacardi
1 C di mix di spezie
acqua q.b

Per la salsa al vino rosso:

1/2 litro di vino rosso
300 ml di brodo vegetale
30 gr di farina
50 ml di olio evo
1 cipolla rossa
sale
un rametto di timon e rosmarino
una foglia di allora
una di salvia
un  pizzico di canella


Procedimento:
Inizialmente tritare gli anacardi ed aggiungere acqua in modo da fare una panna. Aggiungere poi il glutine e formare due bistecche avvolgerle in carta da forno e poi nel alluminio, cuocerle a vapore per 15 minuti. A parte preparare la salsa, stufare la cipolla con 30 ml di olio evo; dopo qualche minuto versare il vino rosso, le erbe, il sale solo se (non avete salato il brodo vegetale) e cuocere a fiamma alta finchè non sara ridotto di 2/3. Intanto impastare olio rimasto con la farina, quindi aggiungere il brodo al vino, e poi l'olio impastato. Continuare a cuocere fino a che la salsa non sarà perfettamente  legata più o meno densa. Una volta cotto il seitan tagliarlo a pezzettoni  e lasciarlo cuocere per 5 minuti servire caldo accompagnato da un contorno di patate.
Buon appetito!!!

giovedì 30 ottobre 2014

SOFFICINI VEG


Ingredienti per 8 sofficini:

Per la pasta choux:  
200 gr di farina
250 ml di litri di acqua
1 c di sale
1 C di olio evo

Per la panatura:
pangrattato q.b.
farina di fioretto q.b.
1 c salsa di soia
paprika

Per ripieno:

Procedimento:
In un pentolino scaldare l’acqua con l’olio e il sale. Prima che cominci a bollire, spegnere e unire, in un’ unico colpo, la farina. Girare energicamente e cuocere, a fiamma media, per 1-2 minuti, fino a quando il composto si staccherà dalle pareti e comincerà a formarsi un impasto solido.
Trasferire il composto su un piatto, allargare, coprire e lasciare raffreddare.
Stendere l’impasto di uno spessore di 2-3 mm e ricavare tanti dischi di circa 10-12 cm di diametro. Preparare la panatura miscelando bene il pangrattato, la farina fioretto, il sale e la paprika. Per la pastella, miscelare in una ciotola, la fecola con l'acqua e la salsa di soia. 
Tagliare a pezzi la mozzarella e riempire tutti i dischi di pasta piegandoli a metà e sigillando bene i bordi.

MOZZARELLA VEG



Ingredienti:
3 C di fecola di patate
7 C di latte di soia
1 C colmo di panna di soia 
1 C di margarina 
3 c colmi di yogurt di soia
sale q.b. 

Per la versione alla pizzaiola omettere 1 cucchiaio di panna ed al suo posto aggiungere 2 cucchiai di concentrato di pomodoro origano.

Procedimento:
In un pentolino sciogliamo prima la fecola con il latte poi aggiungiamo panna sale, girare tutto con la frusta fin quando diventa più appiccicoso, cambiamo la frusta con un cucchiaino di legno ed aggiungiamo lo yogurt di soia e mescoliamo per 5-7 min  sempre a fiamma bassa e sempre mescolando, dopodiche mettiamo la margarina e cuociamo altri 5-7 minuti energicamente girando
L’impasto diventerà filante e lucido, si compatterà e soprattutto quando si staccherà dalle pareti sarà pronto. Trasferiamo in una ciotolina precedentemente oliata, ricoprire con la pellicola e mettete in frigo per almeno 8 ore.
Buon appetito!!!

mercoledì 29 ottobre 2014

FALAFEL


Ingredienti:
2 lattine di ceci
1 piccola cipolla rossa
6 C di farina di ceci
2 c di cumino bio
1 c di prezzemolo
2 C di succo di limone
olio per friggere
sale e semi di sesamo per impanare

Procedimento:
Tritate subito i semi di cumino e la cipolla rossa. Scolate i ceci frullate tutti gli ingredienti con un frullatore ad immersione. Fatene delle palline da golf o delle polpette schiacciate (come nella foto) friggetele in poco olio pochi minuti per parte, dopo averle asciugate in un po di carta assorbente e servitele calde; oppure cuocetele in forno a 180° per 10 minuti e precedentemente impanatele nei semi di sesamo. Gustate.
Buon appetito!!!

lunedì 27 ottobre 2014

BURGER DI LENTICCHIE


Ingredienti:
2 lattine di lenticchie
2 C di succo di limone o aceto di mele
100 gr di noci
1 cipolla piccola rossa
1 manciata di fiocchi d'avena  o pangrattato
1 C olio evo

Preparazione:
Scolate le lenticchie, risciacquatele per eliminare il sale in eccesso e versatele in una terrina capiente aggiungette il cucchiaio di aceto, mescolate e lasciate riposare. A parte fate un soffritto con olio e cipolla aggiungete anche le noci precedentemente tritate. Lasciate soffriggere per qualche minuto.
Unite poi il soffritto alle lenticchie e aggiungete i fiocchi d'avena tritati finemente. Ora frullate il composto ottenuto e mettetelo nel frigo per una mezz'oretta  circa in modo che si rassodi un po.
Tolto il composto dal frigo formate delle polpettine grandi come il palmo della vostra mano. Le potete friggere in poco olio qualche minuto a parte o le potete cuocere nel forno.
Buon appetito!!!

FARINATA CECI


Ingredienti per una teglia di 34 cm:
250 gr di farina di ceci
700 ml di acqua
100 ml olio evo
rosmarino
sale
pepe

Preparazione:

Mettere a bagno la farina di ceci per 6 ore circa, eliminare la schiuma che si forma in superficie. Poi unire olio, rosmarino e sale e infornatelo a temperatura 250°  fino a quando la focaccia risulterà ben cotta 10-15 min circa.  Servirla calda appena esce dal forno e spolverizzarla con un po di pepe.
Buon appetito!!!

domenica 26 ottobre 2014

COSTOLETTE VEGAN


Ingredienti:
2 bistecche di soia giganti
salsa di soia 
4 C di concentrato di pomodoro 
4 C di salsa barbecue
Olio di girasole
sale,pepe q.b.
Mix di spezie 
2 c di fumo liquido (facoltativo)

Procedimento:
Reidratare le 2 bistecche,  sciacquarle e pressarle fino a togliere il sapore della soia 2-3 volte.
Se le volete come nella foto incidetele sopra tagliandole un po all' estremità. (come delle costolette)
Prendere la padella riempire con olio di girasole abbondante (devono quasi galleggiare) e si cuociono fino a quando si forma una bella crosta da entrambi i lati. Poi spolverizzare sopra le spezie, 2 cucchiai di sala barbecue, 2 di concentrato di pomodoro e mezzo cucchiaino di fumo liquido, ora girare le bistecche e ripetere lo stesso procedimento di prima (spezie,salsa barbecue,concentrato di pomodoro e fumo liquido).
Buon appetito!!!

venerdì 24 ottobre 2014

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI.....


Non vi è caratteristica umana che non sia presente anche negli animali, peculiarità che non sia riscontrabile in tutti gli esseri senzienti; se alcune attitudini risultano limitate o carenti è perché sarebbero inutili a quella particolare specie proiettata verso la sua realizzazione e al suo specifico progresso evolutivo.
Gran parte delle peculiarità umane sono comuni anche agli animali e come gli umani gli animali nutrono sentimenti, ragionano, sono curiosi, soffrono, hanno paura, sanno organizzarsi, sono gelosi, accusano sensi di colpa, sanno come curarsi ecc. Come gli esseri umani gli animali si corteggiano, si riproducono, accudiscono la prole… Come gli esseri umani gli animali soffrono, accusano tristezza, sconforto, angoscia…
Le attitudini che comunemente vengono intese come prerogative umane, per le quali l’uomo assurdamente si ritiene superiore, sono riscontrabili in diversi gradi e differenti livelli evolutivi, in tutti gli animali. L’essere umano è dotato di cervello, cuore, polmoni, fegato, stomaco, intestini, sistema sanguigno, linfatico, nervoso, ghiandolare, ormonale, enzimatico, immunologico..; possiede occhi per vedere, orecchie per sentire, naso per fiutare, bocca per respirare e mangiare… Anche gli animali sono dotati di cervello, cuore, polmoni, fegato, stomaco, intestini, sistema sanguigno, linfatico, nervoso, ghiandolare, linfatico, ormonale, enzimatico, immunologico…; possiedono occhi per vedere, orecchie per sentire, naso per fiutare, bocca per respirare e mangiare...
Se le caratteristiche possedute dall’essere umano sono comuni anche agli animali per quale assurdo motivo non possono godere degli stessi diritti? Per quale assurda ragione si considera lecito trattare in modo differente situazioni analoghe? Se un’azione delittuosa causa dolore, sofferenza, disperazione per quale motivo è ritenuta grave se a patire è l’essere umano invece perde ogni importanza se lo stesso dolore, la stessa sofferenza, la stessa disperazione sono causate all’animale? Se usufruiscono di certi diritti solo coloro che appartengono alla stessa comunità, nella fattispecie quella umana che stabilisce diritti e doveri da ambo le parti, i bambini, i cerebrolesi, i comatosi ne sarebbero esclusi. Inoltre questo è lo stesso principio che genera barriere ideologiche, culturali, etniche, razziali: lo specismo è l’humus su cui germoglia ogni razzismo. La presunta superiorità umana, per la quale l’uomo si sente autorizzato a sottomettere e utilizzare a suo vantaggio le altre specie, è solo frutto della presunzione umana che produce effetti devastanti sul contesto sociale e sul suo stesso processo evolutivo morale e spirituale.

Se un crimine perpetrato su un essere umano è giustamente condannato dalla legge, per quale assurdo motivo la stessa azione diviene lecita se la vittima è un animale? Per quale assurdo motivo è lecito sparare per mero divertimento ad un animale, mutilarlo, accecarlo, ucciderlo mentre la stessa azione è giustamente considerata un crimine se attuata su un essere umano? Se non è meno grave per un uccello essere mutilato di un’ala, perché mutilare delittuosamente un essere umano è un reato penale punibile con vari anni di prigione, mentre mutilare un uccello non ha alcun valore? Se non è lecito torturare, schiavizzare, violentare, privare ingiustamente dalla libertà un essere umano, per quale assurdo motivo tutto questo è lecito farlo agli animali? Se è immorale considerare sacrificabile il debole al forte, prendere ciò che non ci appartiene, se tutto questo è considerato un delitto nei confronti degli esseri umani, per quale assurdo motivo è lecito applicarlo agli animali? Se è crudele rapire un bambino ad una donna e, nella peggiore delle ipotesi, ucciderlo, per quale assurdo motivo è lecito strappare un cucciolo di vitello ad una mucca e farlo macellare? Perché il dolore, i sentimenti degli animali sono senza importanza, senza significato, senza valore? Chi ha stabilito che l’uomo ha il diritto di disporre del dolore e della vita degli altri?

Che cosa rende l’uomo soggetto di diritto e di tutela nei confronti di un’ingiustizia che causa dolore e privazione personale? Se ciò che giustifica l’azione penale è il danno arrecato all’altro, la violazione della integrità fisica, psichica o emotiva, il legislatore, e non solo, dovrebbe pronunciarsi sui motivi per cui si ritiene che gli animali non possano godere dei medesimi diritti umani.
Qualcuno crede ancora che sia la presenza dell’anima a dare all’uomo presunte prerogative naturali; in questo caso l’anima è ciò che autorizza l’essere umano ad essere crudele, anche se nessuno è in grado di dimostrare l’esistenza dell’anima nell’uomo come la non esistenza nell’animale. Noi riteniamo che l’anima sia qualcosa di cui tutti gli esseri sono dotati, oppure nessuno, dal momento che se fosse solo l’uomo ad esserne in possesso l’anima si manifesterebbe in modo netto, ma come abbiamo visto non vi è nulla che sia presente nell’uomo che non sia comune anche agli animali.

martedì 21 ottobre 2014

TAGLIATELLE CON CREMA DI ZUCCA AI PORCINI


Ingredienti:
200 gr di tagliatelle fatte in casa
300 gr di porcini essiccati
400g di zucca
1 cipolla rossa media
1 spicchio d’aglio
150 gr di panna veg
Prezzemolo tritato
Sale, pepe q.b.
Olio d’oliva q.b.

Preparazione:

Taglia la zucca a cubetti piccoli.
In una pentola fai rosolare la cipolla tritata.
Aggiungi i cubetti di zucca con mezzo bicchiere d’acqua.
Porta a cottura la zucca e poi toglila dalla padella e frulla il tutto insieme alla panna.
Fai rosolare l’aglio e aggiungi un bicchiere d’acqua in cui far cuocere i porcini essiccati per qualche minuto. Unisci con la crema di zucca, porcini e aggiungi sale pepe a piacere.
Cuocete le tagliatelle e fai saltare in padella con il condimento.
Servi abbondante grana D.O.V.
Buon appetito!!!

mercoledì 15 ottobre 2014

CIAMBELLA ALLE NOCI




Ingredienti:
400 gr di farina di farro
200 ml di yogurt di soia
250 ml di latte di soia
2 C di fecola
80 gr di olio di semi di girasole
1 bustina di lievito per torte salate
1 c di bicarbonato
100 gr di noci sgusciate
1 C di pinoli tritati (o mandorle o noci di macadamia)
1 pizzico di sale


Procedimento:
Si mescolano prima tutte le cose liquide.. Yogurt, latte, olio con una frusta. Quindi si aggiungono farina, lievito, fecola, sale e bicarbonato, poca per volta, incorporandoli con la frusta.
Si aggiungono infine le noci spezzettate grossolanamente.
Si unge la teglia per la ciambella, si versa il composto e si spolvera con la granella di pinoli.
Poi via in forno a 180° per una buona mezz'ora!
Buon appetito!!!

lunedì 13 ottobre 2014

KINDER VEG



Ingredienti:
200 gr di farina Manitoba
200 gr di fecola di patate o amido di mais
150 gr di zucchero di canna
2 C di cacao
400 gr di latte di soia
30 gr di olio evo
1 bustina di lievito per dolci
1 scorza di limone grattugiata
3-4 C di nutella veg (Valsoia)
200 ml di panna di soia (LeHa)

Preparazione:
In una ciotola mescolare le due farine, il lievito, la scorza di limone e lo zucchero. Versare delicatamente il latte fino ad essere completamente assorbito, aggiungere un pizzico di sale, l’olio e mescolare. Rivestire con carta da forno una tortiera 22 cm, versare l’impasto e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30-40 minuti.
Per verificare la cottura del Pan di Spagna ricorrere alla classica prova con lo stuzzicadenti.
Prima di procedere al taglio per farcirla e bagnarla, va fatta raffreddare per bene.
Farcirla con la nutella veg o crema di nocciole e poi la panna da montare.
Buon appetito!!!

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domenica 12 ottobre 2014

BOUNTY VEG



Ingredienti:
150 gr di scaglie di cocco
10 gr olio di cocco
60 gr agave
130 ml latte di riso

400 gr cioccolata per coprirla


Procedimento:

Mettiamo tutti gli ingredienti nel frullatore e frulliamo per alcuni minuti. Mettiamo la pellicola su un tagliere e versiamoci sopra la pasta ottenuta frullando, e ricopriamola con alta pellicola (altrimenti fuoriesce) e lo pressiamo con un mattarello, dello spessore che volete. Riapriamo delicatamente la pellicola sopra, incidiamo con un coltello (questa operazione serve a spezzare meglio i bounty una volta usciti  dal freezer), ricopriamo la pasta e mettiamola nel freezer almeno di 2 ore. Sciogliamo a bagnomaria la cioccolata e tuffiamoci i bounty dentro e appoggiamoli su della carta da forno e riponiamoli nel frigo. Volendo li potete decorare con delle scaglie di cocco o della cioccolata. 
Buon appetito!!!




venerdì 10 ottobre 2014

RAVIOLI ALLE ERBE AROMATICHE'


Ingredienti per i ravioli:
300 gr di semola
acqua sale curcuma

Ingredienti per il ripieno:
180 gr di tofu al naturale
30 gr di anacardi
10 gr di prezzemolo
10 gr di basilico
10 gr di erba cipollina
sale pepe q.b.

salvia 
margarina 
semi di papavero

Procedimento:
Tritare gli anacardi ed unirle al tofu precedentemente frullato, aggiungerci un po di acqua e farne una cremina abbastanza densa. Poi unirci tutte le spezie a questa crema. Con la crema ottenute riempirci i ravioli. Far bollire i ravioli in una pentola di acqua bollente per 5-8 minuti. Scolarli e buttiarli in padella con la margarina e qualche foglia di salvia (per un gusto più deciso aggiungere un po di grana D.O.V.*). Servirli cospargendoli con una manciata di semi di papavero.
Buon appetito!!!


*D.O.V. sta per Di Origine Vegana e si ottiene tritando le mandorle o gli anacardi con un po di sale.
Nel caso dei ravioli io ho optato per le mandorle.  


RICOTTINA DI ANACARDI



Ingredienti:
130 gr di anacardi
90 gr di mandorle
20 gr di pinoli
Mezzo cucchiaino di sale
2 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaino di basilico fresco, origano, prezzemolo,cumino bio ecc.
1 tazza e 2 cucchiai di acqua, o meno
Ovviamente puoi diminuire le proporzioni in base alla quantità che vuoi fare .

Procedimento:
Frullate tutto finemente e aggiungete il resto.Spalmatelo sulle gallette o sui crackers o riempite dei pomodorini tipo barchette.
Buon appetito!!!

martedì 7 ottobre 2014

TORTA DI CAROTE



Ingredienti: ( per una tortiera da 22-24 cm diametro):
250/300 gr di carote grattugiate/tritate finemente (circa 5 carote)
150 gr di zucchero di canna finissimo (zucchero a velo)
50 gr di nocciole tritate
50 gr di farina di cocco
buccia di un’arancia grattugiata
170 gr di farina di farro
40 gr di fecola
1/2 bustina lievito
130 ml olio di semi di girasole
solito pizzico di sale
latte di riso 



Procedimento:
Montare con una frusta o con le fruste elettriche l’olio e lo zucchero finchè il composto non è bello spumoso e lo zucchero ben sciolto.
In una ciotola mescolare le farine, la buccia d’arancia, il lievito, il sale, le nocciole ed aggiungere quindi il composto liquido e le carote grattugiate: amalgamare bene con la frusta finchè il composto non è ben lisco. Se risultasse troppo duro, aggiungere latte di riso poco per volta.Cuocerla a 180° per 30 minuti, dopodichè abbassate a 170° e proseguite per altri 10 minuti; verificate la cottura con la prova stecchino: il dolce sarà pronto quando estraendo lo stecchino questo risulterà ben asciutto. Una volta raffreddata metterci la glassa al limone che si prepara con lo  zucchero a velo e con il succo di limone.
Buon appetito 

venerdì 3 ottobre 2014

SE FOSSE IL TUO CANE? RIUSCIRESTI A FREGARTENE?


Dove porre un margine secondo il quale bisogna dare più importanza a certi animali? 
Quali animali possono soffrire? 
Gli egoisti, gli specisti, esattamente come i razzisti dividono senza basi ragionevoli il proprio mondo in due parti.
Non c’è nessuna differenza tra un maiale, una mucca, un coniglio o un cane, la differenza la vediamo noi a seconda di come siamo abituati a pensarci.
Forse hai avuto tra le mani o meglio ancora, vissuto con un gattino, un cane o un coniglietto e hai potuto accarezzarli, sentirli vivi e caldi tra le tue braccia e non puoi proprio credere che qualcuno possa voler fare del male a queste bestiole.
Magari invece una mucca e un maialino non li hai mai potuti accarezzare e conoscere da vicino, ma sono proprio come il tuo cane, sono vivi e veri, amano le carezze, anche loro hanno paura e soffrono se sentono dolore, proprio come soffri tu: gli animali sono tutti uguali. Vai a conoscerli...

lunedì 29 settembre 2014

NUGGETS



Ingredienti:
150 gr farina di glutine
100 gr di anacardi
2 C di brodo vegetale
Amido di mais
Pangrattato
Acqua
Olio per friggere
Sale e pepe
Ulteriori spezie di vostra scelta

Procedimento:
Tritate gli anacardi nel blender ed aggiungete un po di acqua fino ad ottenere una panna di anacardi. In una ciotola mettete la farina di glutine, il brodo e le spezie a vostra scelta e alla fine incorporate la panna di anacardi. Strappate via dei pezzi al seitan della grandezza che volete, in un altra ciotola mettete l'amido, il sale ed il pepe, un po di lievito alimentare con l'acqua per fare la pastella. Immergete i nuggets nella pastella e poi nel pan grattato in fine in padella con un po d'olio e dorarli.
Buon appetito!!!

domenica 28 settembre 2014

CROSTATA DI MARMELLATA



Ingredienti:

250 gr di farina di farro
250 gr di semola di grano duro rimacinata
200 gr di zucchero di canna
125 ml di acqua
70 ml di olio evo delicato
70 ml di olio di girasole spremuto a freddo e deodorato
1 pizzico di sale integrale
1 buccia di limone bio grattuggiata
1 presa di vaniglia in polvere
1 vasetto di marmellata senza zucchero, almeno 400 gr.


Procedimento:
In una ciotola capiente versare l’acqua e lo zucchero; mescolare fino a far sciogliere lo “zucchero”. Unire un pizzico di sale, la presa di vaniglia, la scorza di limone grattuggiata e girare per bene.
Aggiungere i due oli e mescolare per bene fino a quando acqua e olio vi sembreranno ben amalgamati. A questo punto aggiungere le farine; prima una e mescolare per bene, poi l’altra ed impastare con le mani fino ad ottenere una palla: risulterà un poco appiccicosa, ma compatta e, grazie alle semola, avrà un bel colore giallo.
Prendere la palla e prelevare 3/4 di impasto: usando le mani, stendere l’impasto nella teglia, che avrete ricoperto di carta da forno e bucherellare tutto con una forchetta; fare una bella biscia ciocciotta da usare per il bordo della crostata.
Ricoprire il tutto di buona marmellata senza zucchero: ve ne occorrerà un vasetto di almeno 400 gr.
Fare le bisce con la parte restante dell’impasto e creare la classica grata della crostata; una volta completata la torta, mettere in frigorifero per un paio d’ore.
Accendere il forno a 180 gradi ed infornare per circa 25/35 minuti o fino a quando la vostra crostata avrà un bel aspetto ambrato.
Con questo impasto, il risultato “frolloso” è garantito anche oltre la settimana: la crostata non secca, non indurisce, ma rimane ottima per diversi giorni.
Qui è d’obbligo una puntualizzazione: l’impasto non ha il colore giallo tipico delle torte fatte con le uova, ma non sarà nemmeno bianco latte; solo un pò più paglierino; se volete la crostata gialla-gialla, potete aggiungere una punta di curcuma all’impasto oppure lucidarla con marmellata di albicocche o con latte di riso sbattuto con curcuma prima della cottura. A voi la scelta.

domenica 21 settembre 2014

EMPATIA







La disposizione all' empatia è fondamentale nella vita delle persone, perchè, consentendo di rispecchiare le sofferenze degli altri, diventa ELEMENTO DI COMPRENSIONE, PARTE COSTITUTIVA ESSENZIALE DELL' INTELLIGENZA EMOTIVA.
La personalità empatica è caratterizzata da uno stile esistenziale e
relazionale ETICO, in quanto costantemente attento al punto di vista, alle ragioni, ai sentimenti ed alle emozioni degli altri, i quali vengono riconosciuti nella loro individualità, anzichè ignorati, giudicati, svalutati, disprezzati.
L' empatia consente di uscire dal proprio EGOCENTRISMO, IN DIREZIONE DELL' ASSUNZIONE DI UNA PROSPETTIVA DIVERSA DALLA PROPRIA E, DI CONSEGUENZA COMPORTA UN'APERTURA EMOZIONALE AL DIVERSO, SIA CHE RIGUARDI L' AMBIENTE UMANO O ANIMALE.....

mercoledì 17 settembre 2014

SPAGHETTI ALLA CARBONARA FELICE




Ingredienti:
200 gr di spaghetti integrali
50 gr di fiocchi di soia 
seitan affumicato (spacebar)
uno spicchio d'aglio
60 gr di anacardi
sale pepe e curcuma q.b.

Procedimento:
Reidratare i fiocchi di soia, nel frattempo soffriggere alio con un po olio, aggiungere il seitan tagliato a cubetti molto piccoli. Quando la soia è pronta scolarla, aggiungere la curcuma ed amalgamarle bene, poi mettere tutto in padella ed aggiustare di sale e pepe. Frullare gli anacardi con un po d'acqua fino ad ottenere una cremina tipo panna. Cuocere gli spaghetti al dente una volta scolati metterli in  padella, e versarci sopra quella cremina di anacardi e girarli bene. Servire subito caldi.
Buon appetito!!!     

giovedì 11 settembre 2014

LA STORIA C'ILLUMINA ! ! !


Da quando per estreme necessità di sopravvivenza la specie umana si nutrì della carne degli animali abbattuti l’uomo è diventato il più crudele dei predatori; continuare a mangiare la carne significa perdurare nello stato di primordiale ferocia.

Nulla di più sbagliato che considerare valida una pratica solo perché consuetudine consolidata nel tempo. Anche se fosse vero che l’essere umano ha da sempre mangiato la carne degli animali uccisi non può essere giustificabile un’abitudine riconosciuta dannosa per la salute e la coscienza umana, altrimenti allo stesso modo dovremmo giustificare l’omicidio, la guerra, la tortura, la pena di morte o la schiavitù da sempre componenti della deviazione dell’uomo. In genere si tende a fare riferimento alle assuefazioni primitive per giustificare insane abitudini di popoli che si considerano evoluti. Se i nostri antichi progenitori mangiassero la carne ciò non vuol dire che sia stato un bene: arriva il momento in cui ci si accorge delle cose che devono essere superate per il bene di se stessi e l’evoluzione civile e morale degli umani.

Il problema dell’alimentazione carnea, con tutti gli effetti negativi ad essa attribuiti, è emerso da 50 anni a questa parte con il benessere economico Occidentale; precedentemente il popolo consumava la carne solo circostanze eccezionali, feste o rituali religiosi. Per millenni l’alimento carneo è stato da sempre appannaggio della classe aristocratica come status simbol di ricchezza o forza guerriera. Il popolo è stato quasi sempre fondamentalmente vegetariano: era più conveniente assicurasi il consumo giornaliero delle uova delle galline, piuttosto che un pasto a base di carne, come era più conveniente usufruire del latte della pecora o della mucca, piuttosto che consumare l’animale in pochi giorni.

I nostri antichi progenitori fin quando vissero nella foresta intertropicale si alimentarono secondo la loro natura di primati fruttariani, finché nell’ultima glaciazione Wurm dell’Era Quaternaria, nel periodo detto Pleistocene, circa un milione di anni fa, le foreste, diventate gradualmente inospitali a causa di cambiamenti climatici (iniziati 16 milioni di anni prima, nell’era Terziaria, tra il Miocene ed il Pliocene) si trasformano in savane e i nostri progenitori, sprovvisti di qualunque arma naturale, adatta ad inseguire, a dilaniare e a mangiare la durissima carne cruda della preda, per sopravvivere, si adattarono a mangiare un pò di tutto compresa la carne, vivendo di sciacallaggio, cioè dei resti degli animali predatori. L’introduzione, anche se modesta dell’alimento carneo (circa il 25-30 %) nella loro dieta naturale, portò ad un calo a picco della lunghezza della vita media dell’individuo (forse del 50%), probabilmente dovuto al conseguente sviluppo delle malattie dovute appunto all’alimento carneo innaturale per l’uomo.

Inoltre, la carne resta una sostanza incompatibile per l’organismo umano, anche se gli animali vivessero allo stato bucolico; ma oggi la carne degli animali, allevati in condizioni innaturali quanto disumane, non è come la carne degli animali allevati allo stato naturale ma pregna di medicinali, di malattie e della disperazione della prigionia degli allevamenti intensivi, veleni che inevitabilmente entrano nel metabolismo di chi se ne nutre.

C’è anche da considerare che le più grandi civiltà sono nate da quando l’essere umano da nomade cacciatore-raccoglitore è divenuto stanziale cibandosi prevalentemente di vegetali a seguito dell’invenzione dell’agricoltura. Tutta la civiltà dell’area del mediterraneo risulta caratterizzata da un’alimentazione prevalentemente o quasi del tutto vegetariana. I greci, gli spartani, i romani si nutrivano di erbe, cereali, fichi, mandorle e formaggio. I greci antichi venivano chiamati mangiatori di foglie. Fino alla Roma tardo-imperiale non c’è traccia di allevamenti di animali per l’alimentazione. I buoi erano sacri, considerati trattori da campagna, e i romani, come ricorda Virgilio, si rifiutavano di mangiare la carne del vitello. La poca carne consumata era di animale da cortile, maiale e cacciagione. Plinio, Cicerone, Seneca, Catone, Orazio, Curio, Dentato e tantissimi altri grandi personaggi dell’antica Roma erano notoriamente vegetariani. Il mestiere di macellaio era disprezzato, come riferisce Cicerone, sia a Roma come in Oriente dove il Buddha annoverava tra i mestieri “fonte di miseria per l’uomo” quello di macellaio, di cacciatore, pescatore e venditore di animali da macello. In sostanza il consumo di carne risulta parallelo alla decadenza dell’impero romano mentre nell’induismo il vegetarismo era segno di elevata distinzione sociale.

sabato 6 settembre 2014

TORTINI ALLA MEDITERRANIA


Ingredienti: (per 8 tortini circa):
1/2 confezione di pasta sfoglia vegan senza grassi idrogenati
4 pomodori ramati
30 gr di mandorle tostate
1 C di olive verdi denocciolate
mollica di 2 fette di pane integrale
1 c di capperi
1 limone non trattato
basilico
maggiorana
1 C di malto (o zucchero di canna)
100 gr di tofu
1 c di lievito alimentare in scaglie
1/2 c di cipolla essiccata
1 C di panna di soia non zuccherata
olio evo
sale, pepe q.b.

Procedimento:
Incidete i pomodori, tuffateli 30 secondi in acqua bollente e sbucciateli. Tagliateli a metà e, servendovi di un cucchiaio, svuotateli delicatamente, salateli internamente e lasciateli sgocciolare 15 minuti su un tagliere inclinato. Nel frattempo tagliate a cubetti il pane eliminando la crosta e frullatelo nel mixer con le mandorle, le olive, i capperi, sale e pepe. Friggete le briciole ottenute in una larga padella con 4 cucchiai d’olio. Fuori dal fuoco unite la maggiorana, il basilico tritati e la scorsa di limone grattugiata. Stendete la pasta, ricavate 6 dischetti di un diametro leggermente maggiore  delle calotte di pomodoro e disponeteli su una teglia da forno. Farcite i pomodori con il composto di briciole premendo leggermente con il dorso di un cucchiaio. A questo punto capovolgete ogni pomodoro su un dischetto premendo dolcemente e arricciate i bordi della pasta. Spennellate ogni tortino con il malto (o lo zucchero di canna) diluito in un cucchiaio di acqua calda e salate. Cuocete in forno caldo a 180° per 20 minuti o finché i bordi della pasta risultino dorati. Nel mentre preparate la salsa: frullate il tofu con il lievito, la cipolla, la panna, 1 c d’olio, sale e pepe. Servite i tortini tiepidi, accompagnandoli con la salsa a parte.
Buon appetito!!!



venerdì 5 settembre 2014

TORTA EXTRA DARK (con barbabietola)



Ingredienti:

250 gr di farina di farro
75 gr di cacao amaro
1 bustina di lievito in polvere
1 C di polvere magica d’arancia (facoltativo)
100 gr di cioccolato fondente
250 gr di barbabietola rossa cotta
10 C di olio di girasole
150 gr di zucchero di canna
100 ml di latte di riso


Procedimento:
Usare una teglia di circa 22/24 cm di diametro.
Tagliate grossolanamente la barbabietola e mettetela nel boccale del frullatore con il latte di riso: azionatelo e riducetela in purea. Aggiungete il cioccolato fondente e l’olio e frullate. In una ciotola mescolate farina, cacao, zucchero, polvere d’arancia e bustina di lievito. Unite gli ingredienti liquidi ai solidi, amalgamate per bene e versate l’impasto nella tortiera, in forno già caldo. Scaldare il forno a 200° e fate cuocere per 40-50 minuti. Una volta che la torta ha superato la prova stecchino, mettete a raffreddare su una gratella.

Per la crema ganache
Ingredienti:
150 gr di panna di soia
100 gr  di cioccolata fondente

Procedimento:
Mettere in un pentolino la panna e portarla ad ebollizione, appena bolle versare il cioccolato fondente a pezzi ed amalgamare bene con una spatola, in un attimo avrete la vostra cremosissima ganache.
Ricoprite la torta con la crema e decorate a piacere.
Si consiglia di gustarla quando è ancora un poco tiepidina, oppure il giorno dopo, quando i sapori si saranno amalgamati a dovere. Nella stagione fredda, si conserva a temperatura ambiente per un paio di giorni, dopodichè è bene farla riposare in frigo.
Buon appetito!!!


mercoledì 3 settembre 2014

SIAMO NATI FRUGIVORI

Ormai è scientificamente provato che la nostra specie è nata “Frugivora”, cioè che si è alimentata sin dalle origini di Frutta, Frutta Secca, Bacche, Tuberi, etc.; infatti secondo il biologo Thomas H. Huxley la placenta è il miglior criterio di classificazione delle specie (“Man's Place in Nature” di T.H. Huxley), e senza volervi annoiare scientificamente, quella umana è molto simile se non Identica a quella dei Frugivori (Scimmie Antropomorfe) e che presentano come noi: Incisivi ben Sviluppati, Molari Piatti, Mascella con Movimento anche Laterale, presenza boccale dell’Enzima “Ptialina” per la prima digestione degli Amidi, Saliva e Urine Alcaline, Stomaco con Duodeno, Unghie Piatte, Intestino lungo 12 Volte il Tronco.

L’essere umano non è un predatore, non ha artigli per cacciare, non ha una dentatura adatta ad azzannare e strappare la carne da un cadavere, non ha un intestino corto in grado di liberarsi velocemente dalle tossine prodotte dalle Proteine Animali e non possiede neppure l’Uricasi (enzima che neutralizza l'eccesso di acido urico derivato dalla degradazione proteica). L’animale “Predatore” ha Saliva e Urine Acide, Mascelle con il solo movimento Verticale ... è evidente la loro funzione. L’Uomo di contro, ha un pollice opponibile semplicemente perché è un raccoglitore, per nutrirsi sostanzialmente di frutta ed eventualmente di semi, germogli, verdure.

PENSATE COM’E’ NATURALE ACCOGLIERE UNA MELA NEL CAVO DELLA NOSTRA MANO E ADDENTARLA! Non dimentichiamo che l’habitat originario umano è, non a caso, la fascia intertropicale, ricchissima di frutta.

Come mai allora, l’essere umano ha iniziato a nutrirsi anche di Carne (Proteine Animali) e Cereali?

Chiaramente per problemi di sconvolgenti cambiamenti climatici.

L’Uomo, per sopravvivere dovette adattarsi a mangiare la carne dei cadaveri lasciati dai predatori e progressivamente imparare a cacciare. L’introduzione di Cereali coltivati e del Latte nella dieta avvenne presumibilmente, 10-15.000 anni fa, quando iniziò a dedicarsi all’agricoltura e all’allevamento.

E’ solo grazie all’uso del fuoco però, che è potuto diventare prima un “Carnivoro” e poi un “Cerealivoro”, poiché le sue caratteristiche anatomiche naturali da sole, non lo avrebbero mai consentito. Eppure, nonostante le centinaia di migliaia di anni di nutrizione di carne, ancora oggi non siamo cambiati morfologicamente, perchè non è nella Nostra Natura, nel nostro DNA, la nostra dentatura non è adatta ad uccidere a morsi un animale e a strapparne le carni a brandelli, l’intestino non si è accorciato, lo stomaco non ha sviluppato la forte acidità (uricasi) tipica dei carnivori,... insomma la carne non è affatto diventata un cibo fisiologico per noi ed è per questo che accumunliamo quantità enormi di Acido Urico (che i nostri poveri reni non riescono a filtrare completamente), causa di una infinità di problemi.

Infine per poter mangiare carne, cibo non adatto alla nostra specie, siamo stati costretti a sezionare l’Animale, poi cuocerlo, tagliarlo e condirlo, quindi abbiamo dovuto imparare a cacciare e procurarci fuoco, a forgiare gli attrezzi necessari sia per la caccia che per la manipolazione del cibo. E’ naturale tutto ciò?

Pensate se una Pesca, una Banana, l’Uva, etc. hanno bisogno di tutto questo! No perchè bastano le nostre mani, così come tutti gli altri esseri viventi non hanno bisogno di altro per sopravvivere. Basta la loro Naturale Conformazione.

Il Dr. Paul Kouchakoff, medico svizzero di Losanna, dopo anni di studi su migliaia di persone, in un suo saggio del 1937 (quindi queste cose le conosciamo da 80 anni!), ha dimostrato che ogni volta che consumiamo del cibo cotto si produce nell’organismo un aumento dei globuli bianchi, caratteristico delle infezioni. I leucociti aumentano per circa mezz’ora e solo dopo 1 ora e mezza tornano ai valori normali; un tale aumento non si verifica assumendo cibi crudi e il tasso viene ridotto sensibilmente ingerendo cibi crudi prima di quelli cotti (per questo è bene iniziare sempre da una abbondante Insalata Mista).

L’alimento cotto quindi, viene interpretato dal nostro organismo come un aggressore, per la qualcosa vengono attivate le difese immunitarie. Per non parlare dell’alterazione della struttura che la cottura provoca agli alimenti con grave distruzione enzimatica con il conseguente dimezzamento delle Vitamine termo-labili e dispersione dei Minerali. Un disastro totale.


sabato 30 agosto 2014

ANCHE GLI ANIMALI HANNO UN DIO




Non esiste crimine più imperdonabile della sistematica e millenaria sopraffazione dell’uomo sull’animale. L’uomo ha trasformato la terra in un inferno, un luogo di terrore e di tormento per gli animali: ha disseminato stabulari, macellerie, concerie, istituti di sperimentazione; ha riempito i frigoriferi e le sue dispense di ossa e parti smembrate dei poveri animali uccisi senza pietà e senza che mai si levasse dal suo cuore un senso di ripulsa e di vergogna.

L’uomo è diventato un torturatore implacabile, un boia spietato di buoi, di cavalli, di maiali, di teneri agnelli, di incantevoli pennuti, di pesci bellissimi, di esseri miti e aggraziati, pacifici, inoffensivi e ha degradato se stesso simile a belva assetata di sangue e affamata di cadaveri. Da essere dotato di emotività, sensibilità e senso estetico si è trasformato in un malefico cannibale rozzo e spietato. Abbiamo trasformato i miti e dolcissimi vitelli dalla struggente bellezza e innocenza, le orgogliose galline, gli spavaldi puledri, i risoluti ed intelligenti porcellini, i teneri conigli, in cose da smembrare, triturare, fare a pezzi, arrostire, bollire per scaricarli nella fogna dopo essere passati attraverso il nostro stomaco insaziabile e vorace. Mai al mondo gli animali sono stati trattati dall’uomo in questo modo infame e disumano.

Urla di disperazione si levano ogni istante dai milioni di scannatoi sparsi in tutto il mondo e mai le vittime sono state così sistematicamente assoggettate; mai depravazione umana raggiunge i suoi massimi livelli come in un mattatoio. Esseri che non hanno che gli occhi per piangere e il cuore per soffrire spaventati a morte per le pene incomprensibili a loro inflitte. Esseri che non hanno la capacità di farsi capire nel nostro linguaggio, che non hanno avvocati, sindacati che li difendano, non c’è amnesty international per gli animali, non ci sono angeli o santi che vengono in loro aiuto: l’animale è solo nel suo sconfinato universo di dolore, inerme nelle mani predaci dell’uomo.

L’animale che ci guarda, con la trepida speranza di essere lasciato in pace, non sospetta che nella mente dell’uomo alberghino piani così diabolici e sconvolgenti. E i veleni della carne ostruiscono non solo le arterie del nostro corpo ma i canali della saggezza, della sensibilità, della spontanea compassione verso le vittime del suo stupido, insensato e spietato egoismo.

Ogni giorno, 365 giorni all’anno, 300 milioni di animali trovano la morte a causa dell’uomo: un coro planetario di urla disumane, imploranti, strazianti si levano inascoltate verso questo mostro sanguinario che tutto sa sacrificare per non rinunciare al piacere del palato. La carne urla e le peggiori malattie dell’uomo sono l’effetto della tremenda nemesi karmica che l’uomo attira su di se e condanna se stesso ad un destino di dolore. Lo schifo ed il ribrezzo che derivano da tali azioni superano di gran lunga ogni possibile proposito positivo.

Per millenni abbiamo costretto gli animali a lavorare per noi come schiavi ed essi, nella loro sacrale ed inoffensiva docilità, hanno obbedito pazienti e rassegnati alla tirannide umana sopportando fatiche immani, fame, tormenti, il castigo del bastone e della frusta; li abbiamo coinvolti nelle mille e sanguinarie guerre fratricide; li abbiamo tenuti in prigione, in posti orribili per tutta la loro breve e infausta esistenza; abbiamo immobilizzato i giocosi vitelli impedendo loro l’innato ed irrefrenabile desiderio di correre e di giocare; li abbiamo castrati, mutilati, tosati, li abbiamo alimentati con cibi schifosi, li abbiamo privati dell’erba, della luce del sole; abbiamo annullato la loro dignità; li abbiamo imbottiti di farmaci per impedire che muoiano prima che giungano al mattatoio; abbiamo tolto alle madri i loro piccoli mentre i loro occhi si riempivano di lacrime; li abbiamo caricati a forza sui camion blindati e li abbiamo portati nell’inferno dei mattatoi dove l’odore del sangue e la vista dei loro compagni di sventura uncinati, sventrati, fatti a pezzi, smembrati, spellati, spesso ancora vivi, li ha fatti schiantare dal terrore.
E ora abbiamo il coraggio di addentare quella maledetta, disgustosa, puzzolente, putrescente parte di cadavere che nessun condimento potrà mai rendere digeribile alla nostra coscienza. E abbiamo anche il coraggio di dare ai nostri bambini questo pasto mortifero. Siano fatte visitare ai bambini le stalle e poi i mattatoi; sia loro spiegato che le bistecche, il prosciutto o la coscia di pollo non crescono sui prati come le margherite o sugli alberi come i frutti. Il crimine della peggiore condizione umana è quello di dare ai bambini da mangiare gli animali che amano.

E non c’è opera meritoria dell’uomo che possa neutralizzare gli effetti di questa immane, folle, insensata, sistematica, criminale carneficina di esseri indifesi, innocenti, miti, generosi, buoni, belli, pazienti. Questo non trova alcun perdono sotto nessun cielo dell’universo. Ma chi mangia cadaveri si cadaverizza. E’ una regola implacabile.

In un costante e dissennato suicidio collettivo ci si ciba di animali morti, di cadaverina, di masse virali, di tessuti in decomposizione. Mangiamo i loro reni, il loro fegato, il loro cuore, il loro cervello, i loro intestini, le loro gambe, la loro lingua, la loro coda, i loro testicoli. Ogni piatto di carne porta con se un messaggio di morte: è un crimine contro la vita e contro l’integrità del nostro organismo di animali fruttariani. Ma anche gli animali hanno un Dio e prima o poi la loro sofferenza ricade sui massacratori e sui mandanti, cioè i mangiatori di carne, e su coloro che ne fomentano l’utilizzo.
Dr.Franco Libero Manco

martedì 26 agosto 2014

IL MONDO CHE VORREI !!!!

Abbiamo una visuale essenzialmente spirituale della società.
Consideriamo l’ambiente ed il regno animale non al servizio e alla dipendenza dell’uomo, ma come parte integrante dell’universo, dove tutte le componenti tendono a compenetrarsi in un unico grande equilibrio, senza sopraffazioni e violenze gratuite, seguendo, se vogliamo, il pensiero di San Francesco.

Abbiamo alle nostre spalle civiltà millenarie che ci hanno insegnato a camminare rispettando l’ambiente e i nostri animali.
Vogliamo un mondo giovane e dinamico proiettato al futuro, ma ancorato alle nostre radici.

Un mondo che vede nella natura e negli animali non una risorsa da sfruttare malamente ed incivilmente, ma un bene prezioso da tutelare.