venerdì 24 ottobre 2014

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI.....


Non vi è caratteristica umana che non sia presente anche negli animali, peculiarità che non sia riscontrabile in tutti gli esseri senzienti; se alcune attitudini risultano limitate o carenti è perché sarebbero inutili a quella particolare specie proiettata verso la sua realizzazione e al suo specifico progresso evolutivo.
Gran parte delle peculiarità umane sono comuni anche agli animali e come gli umani gli animali nutrono sentimenti, ragionano, sono curiosi, soffrono, hanno paura, sanno organizzarsi, sono gelosi, accusano sensi di colpa, sanno come curarsi ecc. Come gli esseri umani gli animali si corteggiano, si riproducono, accudiscono la prole… Come gli esseri umani gli animali soffrono, accusano tristezza, sconforto, angoscia…
Le attitudini che comunemente vengono intese come prerogative umane, per le quali l’uomo assurdamente si ritiene superiore, sono riscontrabili in diversi gradi e differenti livelli evolutivi, in tutti gli animali. L’essere umano è dotato di cervello, cuore, polmoni, fegato, stomaco, intestini, sistema sanguigno, linfatico, nervoso, ghiandolare, ormonale, enzimatico, immunologico..; possiede occhi per vedere, orecchie per sentire, naso per fiutare, bocca per respirare e mangiare… Anche gli animali sono dotati di cervello, cuore, polmoni, fegato, stomaco, intestini, sistema sanguigno, linfatico, nervoso, ghiandolare, linfatico, ormonale, enzimatico, immunologico…; possiedono occhi per vedere, orecchie per sentire, naso per fiutare, bocca per respirare e mangiare...
Se le caratteristiche possedute dall’essere umano sono comuni anche agli animali per quale assurdo motivo non possono godere degli stessi diritti? Per quale assurda ragione si considera lecito trattare in modo differente situazioni analoghe? Se un’azione delittuosa causa dolore, sofferenza, disperazione per quale motivo è ritenuta grave se a patire è l’essere umano invece perde ogni importanza se lo stesso dolore, la stessa sofferenza, la stessa disperazione sono causate all’animale? Se usufruiscono di certi diritti solo coloro che appartengono alla stessa comunità, nella fattispecie quella umana che stabilisce diritti e doveri da ambo le parti, i bambini, i cerebrolesi, i comatosi ne sarebbero esclusi. Inoltre questo è lo stesso principio che genera barriere ideologiche, culturali, etniche, razziali: lo specismo è l’humus su cui germoglia ogni razzismo. La presunta superiorità umana, per la quale l’uomo si sente autorizzato a sottomettere e utilizzare a suo vantaggio le altre specie, è solo frutto della presunzione umana che produce effetti devastanti sul contesto sociale e sul suo stesso processo evolutivo morale e spirituale.

Se un crimine perpetrato su un essere umano è giustamente condannato dalla legge, per quale assurdo motivo la stessa azione diviene lecita se la vittima è un animale? Per quale assurdo motivo è lecito sparare per mero divertimento ad un animale, mutilarlo, accecarlo, ucciderlo mentre la stessa azione è giustamente considerata un crimine se attuata su un essere umano? Se non è meno grave per un uccello essere mutilato di un’ala, perché mutilare delittuosamente un essere umano è un reato penale punibile con vari anni di prigione, mentre mutilare un uccello non ha alcun valore? Se non è lecito torturare, schiavizzare, violentare, privare ingiustamente dalla libertà un essere umano, per quale assurdo motivo tutto questo è lecito farlo agli animali? Se è immorale considerare sacrificabile il debole al forte, prendere ciò che non ci appartiene, se tutto questo è considerato un delitto nei confronti degli esseri umani, per quale assurdo motivo è lecito applicarlo agli animali? Se è crudele rapire un bambino ad una donna e, nella peggiore delle ipotesi, ucciderlo, per quale assurdo motivo è lecito strappare un cucciolo di vitello ad una mucca e farlo macellare? Perché il dolore, i sentimenti degli animali sono senza importanza, senza significato, senza valore? Chi ha stabilito che l’uomo ha il diritto di disporre del dolore e della vita degli altri?

Che cosa rende l’uomo soggetto di diritto e di tutela nei confronti di un’ingiustizia che causa dolore e privazione personale? Se ciò che giustifica l’azione penale è il danno arrecato all’altro, la violazione della integrità fisica, psichica o emotiva, il legislatore, e non solo, dovrebbe pronunciarsi sui motivi per cui si ritiene che gli animali non possano godere dei medesimi diritti umani.
Qualcuno crede ancora che sia la presenza dell’anima a dare all’uomo presunte prerogative naturali; in questo caso l’anima è ciò che autorizza l’essere umano ad essere crudele, anche se nessuno è in grado di dimostrare l’esistenza dell’anima nell’uomo come la non esistenza nell’animale. Noi riteniamo che l’anima sia qualcosa di cui tutti gli esseri sono dotati, oppure nessuno, dal momento che se fosse solo l’uomo ad esserne in possesso l’anima si manifesterebbe in modo netto, ma come abbiamo visto non vi è nulla che sia presente nell’uomo che non sia comune anche agli animali.

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