Chi sono?
Al contrario di quanto si crede comunemente, le pecore sono animali intelligenti, ma il modo in cui sono trattate dall'uomo le pone in uno stato di terrore continuo che impedisce loro di mostrarsi per quel che davvero sono.
Gli agnelli sono tra gli animali più vivaci e giocherelloni che esistano. Si rincorrono, saltano, fanno capriole. Hanno un gesto specifico per invitare gli altri agnelli a giocare: saltano in alto scalciando con le zampe posteriori.
Le pecore sono in grado di riconoscere almeno cinquanta altre pecore diverse, e ricordare facce e avvenimenti per anni, come dimostrano le ricerche del dott. Keith Kendrick, del Babraham Institute di Cambridge, in Inghilterra.
Mentre capretti e agnelli sono molto simili, e amano correre e giocare, pecore e capre adulte hanno un carattere decisamente diverso: le capre sono più indipendenti, mentre le pecore sono più portate a seguire un capo, una "pecora guida".
Il prof. John Webster, della facoltà di medicina veterinaria dell'Università di Bristol racconta che le capre sono dignitose e non sono impaurite dagli umani, e si divertono a prenderli a cornate per scherzo.
Il professore racconta che hanno il senso dell'umorismo, come cani e gatti, cosa che invece manca a mucche e pecore. Mentre le mucche sono diffidenti nel contatto con esseri umani che non conoscono, le capre ci cercano e, per qualche misteriosa ragione, non percepiscono gli esseri umani come una minaccia.
Storie e aneddoti
« Mary Hurt, che vive in una tenuta con vari animali, racconta di una mucca di nome Whisper (Sussurro) che era nata cieca e per questo era stata abbandonata da un allevatore. Rammo, un montone di due anni che si era sempre comportato da maschiaccio, la prese in simpatia, e prese a proteggerla. Brucava tutto il giorno accanto a lei e la guidava per i pascoli, accertandosi che non inciampasse nei paletti o nelle staccionate. Quando la mucca ebbe un vitello, Rammo si comportò come un padre con il giovane animale, anzi, fu più paterno con lui che con i propri figli, un gruppo di agnelli esuberanti. Whisper visse quattro anni e poi morì per un'infezione virale. Rammo ne pianse la morte a lungo, rimanendo accanto al suo corpo e continuando a chiamarla. »
Come già detto, le pecore tendono a seguire una "guida", ma non si tratta mai del maschio più forte, ma piuttosto della femmina più "saggia". L'etologo J.P. Scott racconta di una situazione di cui era stato testimone diretto in cui la guida di un gregge andò a una femmina anziana e non certo robusta, che raggiunse quella posizione grazie alle cure e al nutrimento offerto alla prole, senza mai alcun episodio di violenza verso i cuccioli.
Federica, una signora che ha deciso di vivere in campagna con la sua famiglia, circondata da tanti animali "da fattoria", racconta che la sua capretta "è tremenda, spadroneggia nel recinto".
« Non dà cornate forti, ma spesso minaccia gli altri animali, soprattutto quando le porto dell'erba fresca. Ha già capito che in questa casa gli umani sono gli schiavi: quando decide di uscire dal recinto o ha voglia di erbetta (purtroppo nel recinto non cresce più niente), incomincia a belare, senza tregua, fino al nostro sfinimento, che la porta a raggiungere il suo scopo! E' un animale molto dolce, non vuole stare sola, se c'è qualcuno in giardino preferisce brucare di fianco a quella persona. Le capre sono una novità per me e trovo che ci sia sempre qualcosa da imparare. Ho visto che le piace giocare, corre a volte in giardino, saltando (e purtroppo, cercando di dare cornate agli animali che incrocia) e sgroppando, sembra un cavallino!" »
Valter invece, dalla provincia di Torino, ci racconta della sua pecora da poco adottata:
« Pensavo che una pecora se ne stesse buona buona a brucare l'erba e si facesse i fatti suoi... ma non è così. Mi cerca, mi segue ovunque, non mi molla un attimo. Se provo ad allontanarmi in silenzio, mentre lei è tutta intenta a scegliersi le erbette migliori, mi corre dietro al galoppo e inchioda a due spanne da me come a dire: "... e dove credi di andare, eh?". Quando arrivo a casa alla sera e mi vede da lontano, mi corre incontro tutta contenta facendo i saltini sulle quattro zampe: vuole le sue carezzine, e se c'è, una mela o una carota. Entrare in casa è sempre un piccolo strazio, perché di stare fuori da sola non le va proprio, cerca di intrufolarsi in tutti i modi (anche dallo sportellino dei gatti!). Poi si rassegna, e ti guarda sconsolata dalla finestra. No, non è un "animale da reddito": è solo un cagnone un po' più peloso... e vegetariano. »